Ora si entrerà nel merito. Costo per lo UK 40/45 miliardi. La premier: "Nessuna frontiera tra Irlanda e Irlanda del Nord"

C'è l'accordo tra Unione Europea e Gran Bretagna per l'uscita del Regno Unito dall'Unione. La Brexit, dunque, dopo una notte di lavoro e tensione, ha trovato una strada che entrambe la parti hanno ritenuta equa e soddisfacente. Adesso si potrà andare avanti a definire particolari e a costruire accordi in positivo per ricollocare i due partner (Ue e GB) sul reciproco piano istituzionale e, soprattutto, commerciale. Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e la premier britannica Theresa May hanno entrambi dato giudizio positivo. I colloqui della Ue e del Regno Unito per l'accordo sulla Brexit "hanno fatto progressi sufficienti sui termini e passeranno a una seconda fase" per parlare di commercio. Ha detto Junker che ha sottolineato che l'accordo raggiunto "è equo" e " ci permetterà di guardare in futuro alla Gran Bretagna come amico e alleato".

Theresa May – "Abbiamo lavorato duramente ha detto Theresa May "Ma adesso abbiamo raggiunto un miglioramento significativo che è nell'interesse del popolo britannico". Poi, la premier è entrata nel merito della questione irlandese che preoccupava molto gli inglesi: "non ci sarà una frontiera fisica tra l'Irlanda e l'Irlanda del Nord e continueremo a governare nell'interesse di tutta l'Irlanda del Nord e a sostenere l'accordo per la pace che mise fine ad anni di violenza. "L'accordo raggiunto – ha aggiunto – è equo per il contribuente britannico e che permetterà al Regno Unito in futuro di investire di più nelle sue priorità nazionali".

Il costo della Brexit – La Gran Bretagna stima che il costo ultimi per l'adempimento dei suoi obblighi finanziari con l'Ue dopo la Brexit sia compreso tra 40 e 45 miliardi di euro. Lo riferisce una fonte britannica.

Paolo Gentiloni – "Fatemi comunque salutare con favore gli accordi raggiunti a Bruxellse questa mattina tra la commissione e il governo di Londra. Credo sia un accordo positivo". Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni al convegno 'L'idea democratica e l'avvenire dell'Europa' con Francesco Rutelli, copresidente del Partito democratico europeo: "Credo che la commissione abbia raggiunto progressi sufficienti sui tre dossier ancora aperti per procedere alla fase successiva",

Il presidente Tusk – "Rompere è difficile ma anche che costruire una nuova relazione è molto difficile", così ha commentato il presidente dell'Unione Europea, Donald Tusk. "Ora è giunto il momento di iniziare i negoziati sul periodo di transizione" per la Brexit e "siamo pronti a costruire una stretta partnership sulle relazioni future nel commercio fra Regno Unito e Ue, ma anche per combattere il terrorismo e la criminalità internazionale, e ad affrontare i temi sicurezza, difesa, politica, estera". Per Tusk la Gran Bretagna dovrà rispettare tutte le leggi Ue durante la transione e rispettare gli impegni di bilancio e non dovrebbe più prendere parte al processo decisonale dei rimanenti 27 Stati membri.

Antonio Tajani – Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ritiene che l'accordo raggiunto tra Ue e Regno Unito sulla Brexit sia un fatto "positivo" per i cittadini. "Sono un ottimista, credo che l'accordo tra il negoziatore dell'Unione europea, Michel Barnier, e il negoziatore britannico, David Davis, sia positivo", ha detto Tajani in una video dichiarazione trasmessa da Cipro, dove è in visita ufficiale. Il politico italiano ha ricordato che la prossima settimana la sessione plenaria del Parlamento europeo voterà una risoluzione sull'uscita del Regno Unito dall'Ue e che, successivamente, esporrà la posizione dell'Europarlamento davanti ai capi di Stato e di governo dell'Ue durante il summit di 14 e 15 dicembre prossimi. "Alla fine saranno i capi di Stato a decidere sul contenuto e se è possibile iniziare con la seconda fase" dei negoziati, ha affermato.

Il negoziatore Barnier – Il futuro accordo di libero scambio tra Ue e Gran Bretagna dopo la Brexit dovrà seguire le stesse linee guida di quello che Bruxelles ha con il Canada. Lo ha detto il negoziatore incaricato dall'Ue, Michel Barnier, in conferenza stampa, dopo che la premier britannica, Theresa May, ha annunciato che intende uscire dal mercato interno e dall'unione doganale. "Se tolgo questo cosa rimane? Solo una cosa: un accordo di libero scambio sul modello canadese", ha spiegato Barnier risponendo ai cronisti. 

La trattativa – E intanto si apprende che l'Unione europea dovrebbe essere pronta iniziare a negoziare con la Gran Bretagna i dettagli di un periodo di transizione post Brexit all'inizio del nuovo anno. Lo ha detto un alto funzionario dell'Ue. Entrambe le parti sono già state abbastanza chiare sulla necessità di un periodo di transizione, probabilmente destinato a durare circa due anni, dopo che la Gran Bretagna avrà lasciato l'Ue nel marzo 2019. "Potremmo facilmente affrontare questi problemi molto presto nel nuovo anno", ha spiegato la fonte di Bruxelles. E Michel Barnier, ha affermato di ritenere che un accordo commerciale completo possa essere negoziato in circa tre anni, in modo che possa essere pronto entro la fine del periodo di transizione.

Borse in crescita – Andamento positivo per la principali Borse europee in tarda mattinata, che capitalizzano l'accordo sulla Brexit, anche se il listino più timido è proprio quello della City. Il Dax di Francoforte sale dell'1,33% a 13.219,21 punti, il Ftse100 di Londra avanza dello 0,28% a 7.341,4 punti, il FTSE di Milano cresce delll' 1,31% a 22.753 punti e il Cac40 di Parigi avanza dello 0,69% a 5.421,2 punti. L'Ibex di Madrid cresce dell'1,07% a 10.372 punti.

 

 

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