(LaPresse) Alcuni musulmani Rohingya fuggiti in Bangladesh sono coinvolti in un progetto organizzato dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) che consente loro di lavorare alla produzione di saponi nella città di Cox's Bazar. L’obiettivo è permettere di racimolare qualche soldo, circa 12 dollari al mese, e prevede turni di rotazione ogni quattro mesi. Sono oltre 500mila i musulmani Rohingya in fuga dalla Birmania in seguito alle persecuzioni dell’esercito, accusato di pulizia etnica e crimini contro l'umanità.

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