Nove morti e sette feriti, la consigliera del presidente siriano: Con gli alleati risponderemo all'attacco. Mosca: Lancio flop, è un'aggressione a uno Stato sovrano /FOTO-VIDEO
L'esercito americano ha lanciato 59 missili Tomahawk da due cacciatorpediniere della marina degli Stati Uniti contro la base aerea siriana di Sharyat vicino a Homs. I missili, solo 23 sono andati a segno, hanno ucciso nove persone e ne ha ferite più di sette. A riportare il bilancio l'agenzia di stampa di Stato siriana Sana, secondo cui i civili sono morti nei villaggi vicino alla base aerea. Sempre secondo Sana, altri sette civili sono rimasti feriti e alcune case della zona sono state gravemente danneggiate.
Con il raid gli Stati Uniti hanno fatto un passo molto calibrato che era "pienamente giustificato" e "siamo pronti a fare di più, ma speriamo che non sarà necessario", ha detto l'ambasciatrice Usa presso le Nazioni unite, Nikki Haley, parlando alla riunione del Consiglio di sicurezza Onu convocata a seguito dell'attacco.
Il ministero della Difesa della Russia afferma che "non è chiaro dove siano caduti gli altri 36 missili". L'attacco fa seguito al raid con armi chimiche nella provincia di Idlib che gli Usa attribuiscono all'esercito di Assad. Donald Trump ha annunciato di aver ordinato mirati attacchi missilistici definendoli di "interesse vitale" per la nazione. Parlando ai giornalisti al suo resort di Mar-a-Lago in Florida, dove stava ricevendo il presidente cinese Xi Jinping, Trump ha detto che il governo siriano "ha ignorato le sollecitazioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite". "E' di vitale interesse per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti prevenire e scoraggiare la diffusione e l'uso di armi chimiche letali", ha detto Trump. Che ha poi spiegato che l'attacco missilistico ordinato ha avuto come obiettivo un aeroporto da cui è partito l'attacco con armi chimiche di martedì nella provincia siriana di Idlib.
ASSAD: AZIONE AVVENTATA E IRRESPONSABILE. Damasco e i suoi alleati risponderanno all'aggressione degli Stati Uniti. È quanto afferma Buthaina Shaaban, consigliera politica del presidente siriano Bashar Assad, in un'intervista alla tv satellitare panaraba al-Mayadin. Shaaban ha aggiunto che "ogni sostenitore dell'aggressione contro la Siria è un traditore".
Il raid Usa contro una base dell'aviazione siriana, ha detto lo stesso Assad, è stato avventato e irresponsabile e dimostra che gli Stati Uniti sono stati "ingenuamente trascinati da una campagna di falsa propaganda".
"Questa aggressione ha aumentato la determinazione della Siria a colpire i terroristi, a continuare a schiacciarli, ad aumentare il ritmo dell'azione" contro di loro, ha aggiunto Assad. Con il termine terroristi il regime indica da sempre non solo i gruppi terroristici, ma i ribelli in genere.
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