Dopo il caso del 22enne fermato e violentato dagli agenti, le celebrità chiedono giustizia
La cultura francese si mobilita contro violenze e impunità della pulizia. A seguito del violento fermo di Theo, un giovane 22enne bloccato e secondo le accuse sodomizzato durante un controllo di polizia lo scorso 2 febbraio ad Aulnay-sous-Bois, alla periferia di Parigi, diversi rappresentanti della cultura hanno scritto un manifesto in cui chiedono giustizia "per tutte le vittime" di questo tipo di atti. Tra i firmatari anche l'ex calciatore e attore Eric Cantona, il cantante ed ex tennista Yannick Noah, il regista Bertrand Tavernier e l'attore Omar Sy. "Respingiamo il fato che una parte crescente della popolazione francese sia abbandonata dalla Repubblica e chiediamo la più rigida imparzialità dei poteri pubblici quando i garanti dell'ordine non rispettano le leggi", si legge nel testo, pubblicato dal quotidiano Liberation. I firmatari sottolineano che i quartieri popolari, "colpiti quotidianamente dalla violenza economica e da quella razzista", non devono essere abbandonati anche alla non sicurezza e alla "cultura delle scuse permanenti degli accessi" della polizia.
In un altro manifesto, pubblicato oggi sempre da Liberation, altri come il direttore del festival di Avignone Olivier Py chiedono una migliore formazione dei giovani poliziotti e sanzioni dure quando gli agenti abbiano comportamenti violenti e razzisti. Il doppio appello giunge dopo gli scontri alla periferia nord di Parigi a seguito del caso di Theo, con oltre 200 arresti, e a meno di 10 settimane dalle elezioni presidenziali. Il presidente francese, François Hollande, ha ribadito oggi che bisogna dare tempo affinché la giustizia faccia il suo lavoro e ha ricordato che gli agenti devono rispettare le regole di intervento, condannando anche i danni materiali provocati dai recenti scontri, in cui sono state bruciate auto e sono stati danneggiati negozi e ristoranti.
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