L'aggressore avrebbe gridato 'Allahu Akbar' prima di fare irruzione
È stato incriminato per omicidio e tentato omicidio l'unico sospettato per l'attacco alla moschea di Quebec City in cui sono state uccise sei persone, lo studente universitario franco-canadese Alexandre Bissonnette. È quanto si legge nei documenti del tribunale. Bissonnette è stato incriminato per l'omicidio premeditato di sei persone e su di lui pendono anche cinque accuse di tentato omicidio.
LE TESTIMONIANZE. Un testimone dell'attacco ha raccontato di aver visto due persone con il volto coperto entrare nell'edificio religioso, di averle sentite parlare con accento locale e poi urlare 'Allahu akbar'. A riferirlo sono i media canadesi, citando un'intervista rilasciata dal testimone in via anonima a Radio-Canada. "Mi sembrava avessero accento del Quebec. Hanno iniziato a sparare e mentre sparavano hanno urlato 'Allahu akbar'. I proiettili hanno colpito la gente che pregava", ha affermato.
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