Duro editoriale del quotidiano contro la stretta sull'immigrazione dai paesi musulmani

Duro editoriale del New York Times contro il divieto imposto dal presidente americano Donald Trump all'ingresso negli Usa dei cittadini di sette Paesi a maggioranza musulmana, misura definita "codarda" e "pericolosa". Il quotidiano afferma che l'ordine esecutivo di Trump "manca di ogni logica", va contro la Costituzione e rispecchia la xenofobia e l'islamofobia da lui già mostrate nella campagna elettorale. Il NYT sottolinea poi la sofferenza che le nuove misure sull'immigrazione hanno causato a molte famiglie e ai rifugiati, facendo un'analisi delle conseguenze negative che esse possono avere.

"Che l'ordine, di enorme portata e dai toni incendiari, sia stato diffuso nel Giorno della memoria dell'Olocausto, dimostra la crudeltà del presidente e l'indifferenza verso la storia", si legge nell'editoriale. Poi il quotidiano porta l'attenzione al fatto che la misura richiama come motivo gli attacchi dell'11 settembre, mentre non riguarda i Paesi d'origine dei terroristi, nazioni in cui afferma che "forse non casualmente" la famiglia Trump ha interessi economici. "L'ingiustizia di questa nuova politica dev'esser sufficiente per fare sì che i tribunali, il Congresso e i membri responsabili del gabinetto di Trump l'annullino immediatamente", prosegue il testo.

E ricorda che il segretario alla Difesa statunitense, James Mattis, durante la campagna elettorale per le presidenziali aveva messo in guardia dai pericoli di una messa al "bando dei musulmani", mentre ora resta in silenzio. Per il quotidiano, i repubblicani che restano zitti e appoggiano tacitamente questa misura "devono essere coscienti che la storia li ricorderà come codardi".
 

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