Contrarie il Partito repubblicano del Popolo (Chp), forza socialdemocratica, e il Partito democratico dei Popoli (Hdp)

Il Parlamento turco ha approvato durante la notte la riforma costituzionale che rafforzerà i poteri del presidente, aprendo così la strada al referendum previsto in primavera. Il disegno di legge è stato approvato con 339 voti, secondo quanto si legge sull'account Twitter del Parlamento. Per essere approvata la riforma aveva bisogno di almeno 330 voti su un'assemblea di 550 deputati.

La riforma ora passerà nelle mani del presidente Recep Tayyip Erdogan che deciderà quando indire il referendum, previsto probabilmente nelle prime settimane di aprile. Il disegno di legge non ha infatti raggiunto l'approvazione dei due terzi del Parlamento necessaria per bypassare il voto popolare.

La riforma è sostenuta dal partito islamista Giustizia e Sviluppo (Akp), al governo dal 2002, che dispone di 317 seggi, e ha ricevuto l'appoggio anche di una parte del Movimento di Azione nazionalista (Mhp), partito più piccolo del Parlamento all'opposizione, che ha 39 deputati.

Contrarie le altre due formazioni politiche in aula, il Partito repubblicano del Popolo (Chp), forza socialdemocratica, e il Partito democratico dei Popoli (Hdp), che considerano la manovra un passo in più "verso un regime di un solo uomo", il presidente Erdogan che rischia di governare fino al 2029.
Il punto centrale della riforma è infatti quello di trasformare il presidente, il cui ruolo è ora di rappresentanza, nel capo del governo eliminando così l'incarico del primo ministro.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
 

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