Nel 2008 le gemelle Bush fecero da Cicerone alle figlie di Obama
"Malia e Sasha, otto anni fa, in una fredda giornata di novembre, vi abbiamo accolte sui gradini della Casa Bianca. Nei vostri occhi abbiamo visto la luce e la cautela mentre guardavate fisso la vostra nuova casa". Si apre così la toccante lettera scritta dalle figlie di George W. Bush, Barbara e Jenna, alle figlie di Barack Obama, Malia e Sasha. A pochi giorni dall'insediamento di Donald Trump, in programma per il 20 gennaio, in una lettera pubblicata dal settimanale Time le gemelle Bush augurano il meglio a Malia e Shasha per il percorso che le attende adesso, dopo otto anni di vita da 'first daughters'. "Godetevi il college. Come tutti sanno, noi l'abbiamo fatto. E non avrete più sulle vostre giovani spalle il peso del mondo. Esplorate le vostre passioni. Imparate chi siete" e soprattutto, dicono le figlie di Bush, "fate errori – adesso vi è permesso".
La lettera fa luce sulle storie dei figli dei presidenti: Malia e Sasha, che all'inauguration di Obama nel 2009 avevano appena 11 e 8 anni, usciranno dalla Casa Bianca quasi adulte, a rispettivamente 18 e 15 anni. Come evidenziano le gemelle Bush, nonostante la giovane età hanno portato sulle spalle in questi anni il peso dell'incarico del padre, dovendo fra l'altro assolvere a ogni forma di protocollo. Barbara e Jenna Bush, 35enni, oggi sono rispettivamente co-fondatrice e ceo della organizzazione no-profit Global Health Corps e corrispondente per il Today show.
L'avvicendamento fu proprio fra Bush e Obama, per cui a novembre del 2008, quando Bush stava ultimando il suo secondo mandato, le gemelle Bush, come ricordano nella lettera, fecero da Cicerone alle allora bambine Malia e Sasha alla Casa Bianca. E allora scrissero loro anche una lettera di benvenuto. "In otto anni avete fatto così tanto. Visto così tanto. Abbracciate a vostro padre, siete state alle porte della cella di Robben Island in cui fu imprigionato per decenni Nelson Mandela", scrivono le Bush, prima di citare una serie di altri aneddoti. Per esempio, "avete viaggiato in Liberia e Marocco con vostra mamma per parlare dell'importanza dell'istruzione delle ragazze, ragazze che si sono riviste in voi, nei vostri genitori, in chi potevano diventare continuando a studiare".
"Vi abbiamo guardate crescere da bambine a notevoli giovani donne con grazia e semplicità. E in tutto questo percorso ci siete state a vicenda l'una per l'altra. Proprio come noi", scrivono poi le sorelle Bush. "Adesso state per unirvi a un altro club rarefatto, quello degli ex 'First children', una posizione che non avete cercato e che è senza linee guida. Ma avete molto che vi aspetta. Scriverete la storia delle vostre vite, oltre l'ombra dei vostri genitori famosi, e porterete sempre con voi le esperienze degli ultimi otto anni". Dopo avere citato "le persone meravigliose che lavorano alla Casa Bianca", con un pensiero speciale per la fiorista Nancy, dopo avere ricordato "la pressione incredibile vissuta alla Casa Bianca" e le "dure critiche dei genitori da parte di persone mai incontrate", il finale: i vostri genitori "come sempre, faranno il tifo per voi all'inizio del vostro nuovo capitolo. E così sarà per noi".
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