Lo ha annunciato Peter Cook, smentendo le voci che davano il califfo per morto

 Il numero uno dell'Isis, Abu Bakr al-Baghdadi, è ancora vivo, nonostante i numerosi tentativi di ucciderlo, e resta alla guida del gruppo jihadista. Lo ha rivelato alla Cnn Peter Cook, portavoce del Pentagono, secondo quanto riferiscono i media internazionali. Cook ha così smentito le voci che davano al-Baghdadi per morto all'inizio di dicembre. Le agenzie di intelligente statunitensi, ha affermato, "pensano che al-Baghdadi sia vivo a ancora alla guida" dello Stato islamico. "Stiamo ovviamente facendo tutto il possibile per tracciare i suoi movimenti", ha spiegato il portavoce, agggiungendo: "Se avremo l'opportunità, certamente coglieremo ogni possibilità di consegnargli la giustizia che merita", "facciamo tutto quel che è in nostro potere, si tratta di qualcosa a cui dedichiamo molto tempo".

Il 3 novembre scorso, dopo un anno di silenzio, il leader del gruppo terroristico era tornato a parlare. In un messaggio audio diffuso in rete dall'Isis il leader dello Stato islamico aveva chiesto ai suoi militanti di continuare a combattere contro "i nemici di Dio" e si era detto "fiducioso" nella vittoria anche dopo l'offensiva delle forze irachene appoggiate dagli Usa per riprendere Mosul. Nel messaggio al-Baghdadi chiedeva attacchi in Arabia e Turchia e affermava che "la guerra totale e il grande jihad che lo Stato islamico sta combattendo aumenta solo la nostra ferma convinzione, se Dio vuole, che tutto questo è un preludio alla vittoria" .Il 'califfo' invitava poi i combattenti suicidi a "trasformare le notti dei miscredenti in giorni". All'inizio di dicembre, però, la sua sorte sembrava segnata. Oggi, invece, il Pentagono spiega che le agenzie di sicurezza statunitensi credono che il numero uno dello Stato islamico sia vivo e guidi ancora l'Isis.
 

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