Il tycoon è il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Obama: "Lascio l'America più forte di otto anni fa. Io e Donald siamo diversi ma dobbiamo unire il Paese"

Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti. Il magnate ha trionfato nell'Election Day assicurandosi 290 grandi elettori, mentre Hillary Clinton è arrivata a 228. Per conquistare la presidenza erano necessari 270 grandi elettori. "Grazie molte, ho appena ricevuto una chiamata da Clinton e si è congratulata con noi per la nostra vittoria. Anche io mi sono congratulato con lei per una battaglia che ha combattuto con le unghie e con i denti", le parole del repubblicano nelle sue prime dichiarazioni dopo la vittoria elettorale. Hillary, ha aggiunto, "ha lavorato duramente e per lungo tempo" e gli Stati Uniti "devono ringraziarla".

"Lavorare insieme ci porterà alla ricostruzione della nostra nazione e al rinnovamento del sogno americano". "Come detto dall'inizio – ha spiegato – la nostra non è stata una campagna ma un movimento incredibile costituito da milioni di donne e uomini che lavorano duro per il loro Paese e che vogliono creare un futuro migliore per sè e per le loro famiglie. Un movimento formato da americani di tutte le razze, religioni e credo che vogliono rispettare il nostro governo che è al servizio del popolo".

L'America deve portare avanti "sogni di successo", "terremo sempre al primo posto gli interessi americani" ma "manterremo sempre rapporti con tutti, con le altre nazioni con cui cercheremo una fase comune di dialogo, non di scontro", ha aggiunto Trump.

Oltre alla chiamata di Clinton, il neo-presidente ha ricevuto le congratulazioni da parte di Obama, che lo ha invitato alla Casa Bianca per discutere della transizione. "Tutti sono tristi quando si perde, ma il giorno dopo dobbiamo ricordare che siamo una squadra sola. Non siamo democratici o repubblicani, prima di tutto siamo americani e patrioti che vogliono il meglio per il Paese", ha dichiarato il presidente Barack Obama commentando le elezioni presidenziali. "Ho detto al mio team – ha aggiunto – di tenere la testa alta perchè abbiamo fatto un lavoro fantastico giorno dopo giorno per lasciare il Paese più forte rispetto a quello di anni fa. Che si vinca o si perda questa era la nostra ambizione. Ora l'America è più forte di otto anni fa". Il presidente ha precisato: "Ho parlato con Trump per congratularmi e l'ho invitato alla Casa Bianca per parlare di una transizione di successo. Non è un segreto che il presidente eletto e io siamo diversi, ma anche otto anni fa anche io e Bush eravamo diversi. Ma c'è stata una transizione tranquilla per portare avanti il Paese ed è questo l'esempio da seguire. Una transizione pacifica è la pietra miliare del nostro Paese".

Il tycoon ha vinto in Stati chiave come Pennsylvania, Wisconsin, Florida, North Carolina e Iowa. Il candidato repubblicano si è aggiudicato la vittoria anche in Ohio, uno degli Stati più attesi e che tradizionalmente predice il futuro inquilino della Casa Bianca. Ma soprattutto è riuscito a strappare all'ex segretaria di Stato la Florida, che con i suoi 29 grandi elettori è considerata vitale per la vittoria. Trump ha vinto poi in North Carolina, uno degli Stati più corteggiati da entrambi i candidati nell'ultima fase della campagna elettorale. In Florida, il vantaggio del magnate repubblicano è stato poco più di un punto percentuale, con circa 150mila voti, nonostante la massiccia partecipazione nel voto anticipato della comunità ispanica, favorevole alla candidata democratica. Trump ha vinto abbastanza facilmente in Texas (52% a 44%), anche se poche settimane fa i sondaggi sembravano far pensare che si potesse rompere la tradizione repubblicana con una vittoria Dem. Il tycoon si è imposto in roccaforti Gop come South Carolina e Indiana, oltre al Texas. Clinton ha ottenuto la vittoria in Virginia per un soffio, mantenendo il suo vantaggio negli Stati della costa ovest (California, Oregon e Washington), oltre a New York e New Jersey nella costa est.

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IL DISCORSO DELLA SCONFITTA DI HILLARY. "La notte scorsa ho fatto le congratulazioni a Donald Trump per la vittoria e gli ho offerto la nostra collaborazione a nome del Paese". Lo ha dichiarato Hillary Clinton intervenendo nel suo quartier generale a New York dopo la sconfitta nelle presidenziali americane. "Non è il risultato che volevamo e mi dispiace che non abbiamo vinto. Sono orgogliosa e grata di questa campagna che abbiamo costruito insieme. Essere il vostro candidato è stato uno dei maggiori onori della mia vita". "So quanto siete delusi – ha aggiunto – perchè anche io lo sono come milioni di americani che hanno investito i loro sogni in questo sforzo. È doloroso e lo sarà per molto ma se voi amate l'America come me dobbiamo accettare il risultato e permettere a Trump di guidare il Paese". L'ex segretaria di Stato ha sottolineato: "A tutti coloro hanno contribuito dico grazie a questa campagna e grazie a nome di tutti noi, spero che i giovani ci ascolteranno. Io per tutta la vita ho lottato per quello che credo, ho vinto e ho perso. Molti sono all'inizio, avrete dei successi e delle sconfitte, non fermatevi mai e lottate per quello che è giusto. Voglio dire a tutte le bambine che mi stanno guardando: non dubitate mai del vostro valore e del vostro potere e dovete sapere che meritate ogni opportunità di poter realizzare il vostro potenziale e i vostri sogni".  

OSCILLANO LE BORSE. L'avanzata di Trump ha scosso pesantemente le borse di tutto il mondo. Dopo aver chiuso la giornata di martedì in rialzo, Wall Street intono alle 22 locali (le 4 in Italia) è crollata con il Dow Jones in perdita di 500 punti. Il peso messicano, segnalato dagli esperti come un indicatore del sentore del mercato sulle possibilità di Trump, ha perso dal canto suo circa l'8% sul dollaro. Chiusura in netto calo anche per la Borsa di Tokyo che vede l'indice Nikkei 225 cedere il 5,36% a 16.251,54 punti. Stessa sorte per Taiwan, con l'indice Taiex che ha perso il 2,98% a 8.943,20 punti, a minimi da due mesi. Tiene Piazza Affari, che perde lo 0,10%, mentre Wall Street recupera dopo la conferma dell'elezione di Trump e chiude positiva.

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