Lo riferisce lei stessa in un discorso tenuto alla conferenza annuale di Goldman Sachs il 4 giugno del 2013, trascritto in un documento diffuso da Wikileaks

Silvio Berlusconi pianse con Hillary Clinton perché lei lo aveva dipinto come un politico corrotto. Lo riferisce lei stessa in un discorso tenuto alla conferenza annuale di Goldman Sachs il 4 giugno del 2013, trascritto in un documento diffuso da Wikileaks. "Ok. Ero segretaria di Stato – si legge nel testo – quando accadde Wikileaks. Ricordi quell'intera debacle. Vennero fuori centinaia di migliaia di documenti. E ho dovuto fare un tour di scuse. Avevo una giacca come quella di una rock star in tour. Il Clinton Apology Tour. Dovetti andare e scusarmi con tutti quelli a cui c'erano riferimenti in uno qualsiasi di quei documenti, qualsiasi riferimento che poteva essere considerato meno che lusinghiero. E' ed è stato doloroso. Leader che resteranno senza nome che erano caratterizzati come vanesi, egoisti, affamati di potere".

"E' assodato", ribatte l'amministratore delegato di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein. "Corrotti – riprende lei -. E sappiamo che lo erano. Non era finzione. E ho dovuto andare e dire, sai, 'i nostri ambasciatori si lasciano andare, loro vogliono essere tutti dei letterati. Loro esplodono sulle tangenti'. Che posso dire. Io fatto piangere degli uomini. Voglio dire letteramente. 'Sono un amico dell'America e tu dici questi cose di me'". "Suona come un accento italiano", ribatte Blankfein. Evidentemente nel discorso lei ha usato un accetto italiano. "Abbiate un po' di senso dell'umorismo", risponde lei. Il riferimento, riferisce Wikileaks, era a Berlusconi.
 

Il testo completo è disponibile all'indirizzo https://wikileaks.org/podesta-emails//fileid/927/180.

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