Saranno in azione dal 2018 coi battaglioni dell'Alleanza

Nel 2018 un contingente di soldati italiani sarà inviato al confine europeo con la Russia, come parte "di uno dei quattro battaglioni dell'Alleanza schierati nei Paesi baltici". Lo ha annunciato, intervistato da La Stampa, il segretario della Nato, Jens Stoltenberg. Nel 2018, aggiunge, l'Italia "sarà nazione guida nel Vjtf, la Task Force di azione ultrarapida, la punta di lancia in grado di intervenire in cinque giorni in caso di emergenza". "Non siamo nella Guerra fredda – assicura il numero uno della Nato – ma non c'è nemmeno il partenariato a cui lavoriamo da anni. Attraversiamo un territorio nuovo, è un sistema di relazioni con Mosca mai visto sinora". Fondamentale, dice Stoltenberg, è garantire sempre "difesa e dialogo", e mostrarsi "fermi" nelle azioni, per impegnarsi "in contatti concreti con la Russia, che è il nostro vicino più importante. Non possiamo in alcun modo isolarla, non dobbiamo nemmeno provarci"."Ma dobbiamo ribadire con chiarezza – aggiunge a La Stampa – che la nostra missione è proteggere tutti gli alleati. Che serve una forte Alleanza non per provocare una guerra, ma per prevenirla. La chiave è la deterrenza, un concetto che si è dimostrato valido per quasi settant'anni". Da anni la Russa, spiega Stoltemberg, "cerca di ricostruire un sistema basato sulle sfere di influenza in cui le grandi potenze controllano i vicini, per limitarne sovranità e indipendenza. È il vecchio sistema, il sistema di Yalta in cui le potenze si spartivano l'Europa. Non lo vogliamo. Nessuno può violare la sovranità dei singoli Paesi".

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