Arriverà intorno alle 19 a Ciampino. Il presidente Mattarella annulla le ultime tappe del viaggio in Messico e torna a Roma
È in volo verso Roma l'aereo di Stato con a bordo le salme dei nove italiani rimasti uccisi nell'attacco terroristico in un ristorante di Dacca, in Bangladesh. Atterrerà a Ciampino qualche minuto prima delle 19, mentre alle 18:30 è previsto l'arrivo nell'aeroporto militare del capo dello Stato Mattarella, appena rientrato dal viaggio in Messico. Ad attenderlo ci sarà il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che insieme al presidente della Repubblica accoglierà i familiari delle vittime e renderà omaggio alle salme dei connazionali uccisi.
Subito dopo i corpi saranno portati all'istituto di medicina legale del policlinico Agostino Gemelli per gli esami autoptici che verranno eseguiti domani dall'equipe di Vincenzo Pascali e Antonio Oliva. Le autopsie verranno effettuate dopo il riconoscimento dei corpi da parte dei famigliari, in programma stasera al policlinico, e dopo aver sottoposto le salme a una tac necessaria per avere ulteriori informazioni sulla dinamica degli omicidi.
MATTARELLA TORNA DAL MESSICO. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rientra in Italia dal suo viaggio in Messico oggi nel tardo pomeriggio riducendo così la visita in America latina e annullando le tappe previste in Uruguay e Argentina a causa dell'attacco terroristico in Bangladesh. Ultimo appuntamento quindi l'incontro di ieri con il suo omologo, Enrique Peña Nieto. Proprio dal Palacio Nacional il capo dello Stato ha ribadito la necessità "di una alleanza della comunità internazionale contro la barbarie" del terrorismo sanguinario.
COMMEMORAZIONE IN BANGLADESH. Ieri è stato il secondo giorno di lutto nazionale in Bangladesh dopo l'assalto jihadista di venerdì scorso nel ristorante Holey Artisan Bakery di Dacca, mentre anche un professore universitario sopravvissuto è stato fermato per sospetto coinvolgimento. La premier Sheikh Hasina ha preso parte alla commemorazione per le 22 vittime. La polizia, intanto, tenta di placare la polemica che l'accusa di aver tardato ad agire: il blitz, afferma un portavoce, è stato condotto in 12 ore, mentre gli ostaggi sono stati uccisi nei primi 20 minuti dell'azione terrorista. E le indagini proseguono per cercare di verificare l'identità dei sette terroristi bengalesi, uno solo dei quali è sopravvissuto. Secondo diverse fonti, si tratterebbe di persone istruite e in alcuni casi di figli di personaggi noti. La polizia continua a sostenere si tratti di estremisti locali, senza legami all'esterno del Paese. Nel frattempo varie nazioni, tra cui l'Italia, hanno messo in guardia sul rischio che nel Paese possano accadere altre violenze simili e grandi compagnie come Uniqlo e Toshiba hanno sospeso i viaggi dei loro dipendenti.
SOSPETTI TRA I SOPRAVVISSUTI. La polizia ha confermato di avere due persone in custodia, una delle quali l'attentatore sopravvissuto, mentre si indaga sul sospetto che tra i sopravvissuti ci siano dei complici. Impossibile interrogare i fermati, per ora, a causa delle condizioni di salute critiche, mentre entrambi sono in ospedale. Secondo i media locali è stato fermato un professore universitario, Hasnat Karim. Era nel locale per festeggiare il compleanno di uno dei figli, ma è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre fumava una sigaretta sul balcone al secondo piano del locale, assieme a due terroristi. Secondo alcune fonti, l'uomo, docente alla North South University (NSU) di Dacca, aveva lasciato il lavoro almeno cinque anni fa. A preoccupare gli inquirenti anche il fatto che nel 2012 Karim fu citato con altri tre professori della NSU, sospettati di avere contatti con il movimento clandestino Hizb-ut-Tahrir.
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