I militati li hanno uccisi con un colpo in testa davanti alla folla a Raqqa
I combattenti dello Stato islamico hanno ucciso quattro uomini accusati di spionaggio a favore delle autorità russe e siriane, sparandogli alla testa davanti a una folla di gente a Raqqa, bastione del gruppo jihadista in Siria. I militanti hanno pubblicato una serie di fotografie su internet, la cui autenticità non è verificabile, in cui si vedono i quattro uomini vestiti con tute arancioni, ammanettati e con gli occhi bendati. Dopo averli assassinati, i combattenti hanno messo un cartello sui cadaveri, che identificava i morti con i loro nomi e spiegava che facevano parte di "una cellula di spionaggio" che lavorava "per il regime russo e alawita", riferimento alla setta sciita cui appartiene il presidente Bashar Assad.
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Secondo quel cartello, i quattro avrebbero "fornito informazioni che hanno causato la morte di musulmani". Nei territori che controlla, lo Stato islamico applica una versione radicale della sharia e punisce chi contravviene con pene molto severe, tra cui morte per decapitazione e crocifissione.
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