La tragedia a Magnanville, vicino alla capitale: il presunto militante ucciso dalle teste di cuoio

Un poliziotto francese è stato accoltellato a morte nella sua casa di Magnanville, comune a circa 50 chilometri dalla capitale francese Parigi, da una persona che aveva "giurato" fedeltà allo Stato islamico. Il sedicente militante dell'Isis è stato ucciso dalle forze speciali francesi: all'interno dell'abitazione è stata ritrovata morta anche la compagna del poliziotto, un funzionaria della polizia locale.  Illeso, invece il figlio di tre anni della coppia: è stato posto sotto cure mediche dopo essere sopravvissuto al massacro. L'agenzia Amaq, legata all'Isis, ha rivendicato la responsabilità dell'azione, sottolineando che che l'attacco è stato condotto da un "combattente dello Stato Islamico".

L'agente di polizia ucciso aveva 42 anni ed è stato aggredito per strada intorno alle 20:30. Un particolare riferito dal quotidiano francese Le Figaro che ha aggiunto che l'uomo si trovava fuori dalla sua abitazione inin abiti civili. Il quotidiano ha citato il portavoce del ministero dell'Interno Pierre-Henry Brandet che ha riferito che il killer è andato dentro la casa del poliziotto per nascondersi.  L'uomo è stato poi ucciso dalle forze speciali francesi, arrivate un'ora dopo, intorno a mezzanotte: dopo il fallimento dei negoziati le teste di cuioi hanno assaltato la casa.  Il presidente francese Francois Hollande ha sottolineato, in una dichiarazione, che "di condannare fortemente questo atto odioso", convocando per oggi un incontro all'Eliseo con alti funzionari per discutere sulla "terribile tragedia" .

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