Si dimette ministro Jucà per registrazione su possibile 'rallentamento' indagini Petrobras
A pochi giorni dal suo insediamento, il governo del presidente brasiliano ad interim Michel Temer è colpito dal primo scandalo. Il ministro della Pianificazione Romero Jucà ha infatti comunicato di aver lasciato temporaneamente l'incarico, dopo la diffusione di una registrazione in cui affermava che se Temer fosse salito al potere al posto di Dilma Roussseff si sarebbero potute "rallentare" le indagini per corruzione contro la compagnia petrolifera Petrobras. E poco dopo la notizia, centinaia di persone sono scese in strada per protestare contro il nuovo governo.
La manifestazione più partecipata si è registrata a San Paolo, con centinaia di persone a marciare per Avenida Paulista. Altre persone hanno protestato contro la residenza privata di Temer, sempre a San Paolo, anche se Temer in quel momento si trovava a Brasilia. La suocera di Temer è uscita sul balcone chiedendo ai manifestanti di placare le proteste per non svegliare il figlio minore del capo di Stato, Michel, di sette anni. Ma le contestazioni non si sono fermate. A Rio de Janeiro le proteste si sono svolte in diversi quartieri. Nella registrazione Jucà afferma che "bisogna cambiare il governo per tamponare questa emorragia", in relazione alle indagini sul caso Petrobras.
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