Lo rende noto la stampa che fa parte del Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (ICIJ
Circa 500 tra imprese, uomini d'affari, personaggi famosi e anche il figlio dell'ex ex segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, figurano nei documenti dell'inchiesta internazionale 'Panama Papers'. Lo rende noto la stampa che fa parte del Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (ICIJ) che sta analizzando i documenti di circa 214mila imprese 'off-shore' create dallo studio legale panamense Mossack Fonseca. Secondo quanto riporta il New York Post, il Procuratore federale per il Distretto Meridionale di New York, Preet Bharara, ha inviato nel mese di aprile una lettera a ICIJ, che ha sede a Washington, in cui ha annunciato l'apertura di una "indagine penale", relativa al ruolo di Panama.
Tra i nomi, anche quello di Kojo Annan, l'unico figlio dell'ex segretario generale della Nazioni Unite Kofi Annan, che avrebbe utilizzato la Zaffiro Holding Company, con sede a Samoa, per comprare un appartamento di lusso a Londra (UK). Secondo il giornale il figlio di Annan, che è stato accusato nello scandalo del programma delle Nazioni Unite 'Oil for Food' anche se non è mai stato condannato, è legato anche a due società off-shore oggi sciolte. Il database comprende, tra gli altri nomi, anche il produttore discografico John King, che ha visto passare per i suoi studi di registrazione di Manhattan cantanti come Beyoncé e Lady Gaga, che risulta essere destinatario di fondi con sede alle Isole Vergini e alle Isole Cook.
La scorsa settimana diversi media hanno riferito che il nome di Donald Trump, favorito per la nomination presidenziale repubblicana, appare legato a 32 imprese off-shore citate nei Panama Papers. Ma per anni Trump ha venduto il suo nome e la sua immagine a gruppi di investitori, per cui il suo nome non è necessariamente legato a società off-shore presumibilmente create per eludere il fisco. In un messaggio pubblicato quando si accede ai documenti, l'ICIJ avverte che quelle società off-shore hanno "usi legittimi" e sottolinea che non è possibile dedurre che le persone o le società citate nei Panama Papers abbiano infranto la legge.
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