Il Pontefice, ora rientrato, ha portato in Vaticano dodici migranti: "Stop a vendita delle armi"

Rientrato dal viaggio a Lesbo con 12 migranti Papa Francesco: una giornata di incontri e di appelli all'Europa perché sia più solidale

RINGRAZIAMENTO AI GRECI.  "Ringrazio il popolo greco per la sua generosità. La Grecia è una culla di umanità". Queste le parole di papa Francesco all'aeroporto di Lesbo dove ha incontrato il premier greco Alexis Tsipras. Durante il viaggio verso la Grecia, il Pontefice ha spiegato ai giornalisti che questo "è un viaggio un po' diverso dagli altri. Nei viaggi apostolici andiamo a fare tante cose, vediamo la gente, parliamo, c'è la gioia dell'incontro. Questo è un viaggio segnato dalla tristezza". "È un viaggio triste – ha ribadito Bergoglio -. Andiamo a incontrare la catastrofe umanitaria più grande dopo la seconda guerra mondiale. Vedremo tanta gente che soffre, che non sa dove andare, che è voluta fuggire. Andremo a visitare un cimitero, il mare: tanta gente lì è annegata. Lo dico non per amareggiare, ma perché questo lavoro di oggi possa trasmettere nei vostri media lo stato d'animo con cui io affronto questo viaggio".

PAPA: EUROPA VI ACCOLGA."Possano i fratelli e le sorelle di questo continente venirvi in aiuto in quello spirito di fraternità, solidarietà e rispetto che ha contraddistinto la sua lunga storia".  Così Papa Francesco nel suo discorso ai profughi del campo di Mòria, nell'isola greca di Lesbo, vicina alle coste turche. "Siamo qui per stare con voi, per ascoltare le vostre storie. Siamo qui per attirare l'attenzione del mondo su di voi" ha continuato. "Speriamo – ha spiegato il Papa – che il mondo risponda nel modo degno della nostra umanità".

12 MIGRANTI COL PAPA. Sono 12 i profughi che il papa poterà in volo con sè in Vaticano da Lesbo. Dovrebbero essere 8 siriani, 2 afghani e 2 iracheni, tra loro sei minori. Non si sa se i migranti fanno parte della quota stabilita dai corridoi umanitari gestiti da valdesi e comunità di sant'Egidio.

STOP A TRAFFICO D'ARMI.  "Non basta limitarsi a inseguire l'emergenza del momento, ma occorre sviluppare politiche di ampio respiro, non unilaterali". È l'appello di Papa Francesco al mondo perché affronti l'emergenza delle migrazioni. Il Papa parla dal porto di Mytilene, nell'isola greca di Lesbo, dove ha incontrato la cittadinanza e la comunità cattolica, dopo l'incontro con i profughi del campo di Mòria.

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