"I profughi che ho accolto sono una goccia nel mare" ha detto Bergoglio

"Capisco popoli e governi che hanno una certa paura" davanti al fenomeno migratorio, ma "dobbiamo avere una grande responsabilità nell'accoglienza". Lo ha detto Papa Francesco, rispondendo ad alcune domande che i giornalisti che lo hanno seguito a Lesbo gli hanno posto sul volo di ritorno. "Alzare muri non è una soluzione – ha aggiunto – Dobbiamo costruire ponti, ma in maniera intelligente, con l'integrazione. Chiudere le frontiere non risolve niente perché quella chiusura alla lunga fa male al proprio popolo".

 

RISPOSATI. "Posso dire di sì", che la posizione dei risposati nella Chiesa è cambiata concretamente. "Ma sarebbe una risposta troppo piccola. Vi raccomando di leggere la presentazione del cardinale Schönborn". Così il papa ai giornalisti che gli chiedevano dell'esortazione post-sinodale 'Amoris Laetitia' nel passaggio sui divorziati risposati.
Anche se, ha aggiunto, non è una questione centrale: "Quando convocai il primo Sinodo, la grande preoccupazione di tutti era: 'Potranno fare la comunione i risposati?'. Questo mi ha dato tristezza. Pensavo: non si accorgono i media che non è quello il problema? Che la famiglia nel mondo è in crisi? Che i giovani non vogliono sposarsi? Che il calo di natalità è da piangere?", ha osservato papa Francesco.

12 PROFUGHI? GOCCIA NEL MARE. Il gesto di accogliere i 12 profughi siriani in Vaticano, è "una goccia d'acqua nel mare, ma dopo questa goccia il mare non sarà più lo stesso" ha detto il Papa citando Madre Teresa Di Calcutta. "Questo è un piccolo gesto – ha detto – ma di quei piccoli gesti che dobbiamo fare tutti per tendere la mano a chi ha bisogno".  L'aver accolto tre famiglie di migranti dalla Siria non è una critica all'accordo Ue-Turchia, "non c'è speculazione politica, è una cosa puramente umanitaria" ha detto Bergoglio. "L'ispirazione – ha raccontato il Papa – è stata data una settimana fa da un collaboratore, e io ho accettato subito perché ho sentito che parlava lo Spirito". "Tutte le cose sono state fatte in regola – ha assicurato – Queste persone vengono con i documenti. Sono accolti dal Vaticano, con la collaborazione della comunità di sant'Egidio" per quanto riguarda gli aspetti logistici, "per cercare un posto di lavoro se c'è".

SANDERS. L'incontro tra Bergoglio e Bernie Sanders avvenuto questa mattina alle 6 a Casa Santa Marta è stato "un saluto gentile" ha detto Papa Francesco, rispondendo ad alcune domande che i giornalisti che lo hanno seguito a Lesbo gli hanno posto sul volo di ritorno. Il senatore alloggiava a Santa Marta "come tutti i partecipanti al convegno, a eccezione dei due capi di Stato che erano ospitati dalle ambasciate", ha aggiunto il Pontefice. "Si chiama educazione e niente di più. Se qualcuno pensa che dare un saluto è immischiarsi in politica è meglio trovare uno psichiatra", ha concluso, riferendosi alle polemiche sollevate dalla partecipazione del candidato alle primarie democratiche Usa a un evento in Vaticano, come se la Santa Sede fosse entrata in campagna elettorale appoggiando Sanders.

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