Il ministro della Difesa austriaco: "Chiederemo all'Italia di poter controllare noi anche sul suo territorio"
Duello tra Austria e Italia sul tema dei migranti. Dopo le parole di ieri del Capo dello Stato Sergio Mattarella, oggi ha parlato il ministro della difesa austriaco che ha ribadito la possibilità di chiusura del Brennero. A stretto giro la replica del ministro degli Esteri italiano Gentiloni: "Un brutto segnale per l'Ue".
AUSTRIA DECISA. Mentre il presidente Mattarella definisce muri e barriere "delle zavorre che appesantiscono il cammino dell'Europa", l'Austria dichiara che in situazione di emergenza potrebbe chiudere la frontiera del Brennero. Ad annunciarlo, secondo quanto riporta l'agenzia Apa, il ministro della Difesa, Hanspeter Doskozil. Parlando durante una riunione di partito, lo Sphe, a Innsbruk, Doskozil ha ribadito che se l'Italia continuasse a far passare i profughi e non riprendesse indietro i respinti, con il Tirolo trasformato in una grande sala d'attesa, "chiederemo all'Italia di poter controllare noi anche sul suo territorio". E in caso di emergenza, "dovremo chiudere i confini". Il ministro ha inoltre avvertito: se l'Italia continuasse a far passare i migranti e la Germania dovessero continuare a monitorare il suo confine come fatto finora "avremmo un serio problema" in Tirolo, trasformato in una "sala d'attesa". "Dobbiamo andare in offensiva", ovvero "annunciare controlli di confini e creare le misure legislative", ha proseguito facendo riferimento all'inasprimento del diritto d'asilo in Austria che scatterà dal primo giugno. Al momento, ha spiegato il ministro, "abbiamo tra le 100 e le 150 nuove procedura di asilo giornaliere. Tra le 16-17 mila richieste sono invece state presentate all'inizio di quest'anno". Il tetto massimo annuale fissato dall'Austria è di 37.500 domande di asilo.
LA REPLICA DI GENTILONI. Per il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni l'Austria dovesse chiudere davvero il Brennero per evitare l'ingresso dei migranti "sarebbe davvero molto grave". Così a margine della sua visita al Salone del Mobile alla Fiera di Rho Pero (Milano). "Vediamo di cosa si tratta – ha spiegato – se si tratta solo di aprile e gesti simbolici, penso che non ci saranno conseguenze sul terreno alla frontiera. Se invece ci saranno davvero muri – ha aggiunto Gentiloni – sarebbe molto grave". "Questi problemi" legati all'Immigrazione per il ministro degli Esteri "vanno affrontati insieme e non certo, come ha ricordato ieri il presidente della Repubblica, erige di barriere". Non è ancora chiaro, tuttavia, se Vienna passerà dagli annunci alle vie di fatto. "Non é ancora chiaro – ha detto Gentiloni – se si tratta di annunci o di decisioni concrete. Abbiamo sempre collaborato con l'Austria – ha precisato – e mi auguro si tratti di azioni simboliche e non di un blocco vero e proprio, che sarebbe negativo per la natura economia e un brutto segnale per l'Europa".
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