Belgrado e Lubiana impongono nuove limitazioni a confini

Il ministero dell'Interno sloveno ha fatto sapere che dalla mezzanotte limiterà l'ingresso dei migranti, permettendo l'accesso solo a quanti intendano chiedere asilo nel Paese o arrivino per ragioni umanitarie. La Serbia ha poi reagito annunciando che armonizzerà le sue politiche con quelle degli altri Stati membri dell'Ue, aggiungendo che la decisione della Slovenia significa che "la rotta balcanica per i migranti viene chiusa".

BELGRADO COME LUBIANA. Il governo serbo ha confermato che adotterà le stesse restrizioni della Slovenia, accettando dalla mezzanotte solo migranti con passaporti e visti validi per l'area Schengen. Ad annunciarlo una nota del ministero dell'Interno, che spiega che la Serbia è stata informata dalla Croazia che la Slovenia applicherà dalla mezzanotte un nuovo regine d'ingresso "con cui in pratica chiude la rotta balcanica". La Serbia, ha aggiunto, non può permettersi di convertirsi in un "campo collettivo" per i rifugiati. Concorderà, prosegue, tutte le misure con l'Unione 

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