Vince con 73,5% contro Sanders. Decisivo consenso dei afroamericani. Occhi puntati sul 1° marzo
Si solidifica la candidatura democratica di Hillary Clinton. L'ex segretario di Stato ha travolto il rivale Bernie Sanders nelle primarie in Carolina del Sud con il 73,5% delle preferenze contro il 26% del senatore del Vermont (oltre il 95% di schede scrutinate). Decisivo il voto degli afroamericani per questa terza vittoria che la porta tranquilla al 'super martedì' del 1° marzo, quando saranno unidic Stati a segnare il passo decisivo verso la nomination democratica.
"Oggi è stato inviato un messaggio – ha dichiarato Clinton ai suoi sostenitori – In America, quando ci troviamo insieme, non vi è alcun ostacolo troppo grande da superare".
Distaccando Sanders di oltre 48 punti e superando anche il voto raggiunto dal presidente Barack Obama nel 2008 nello Stato, l'ex segretario di stato ha decisamente tratto la sua forza tra gli elettori afroamericani, un collegio elettorale fondamentale per i democratici, che la potrà aiutare nel voto di martedì in sei Stati del sud con grandi popolazioni di colore. Gli exit poll hanno mostrato Clinton vincere grandi lo stato con quasi ogni circoscrizione. Ha vinto 9 su 10 elettori neri, così come le donne, gli uomini, urbani, suburbani, rurali, gli elettori molto liberali e conservatori. Sanders era avanti tra gli elettori di età compresa tra i 18 ei 29, e tra gli uomini bianchi.
Dopo la vittoria, Clinton sembrava guardare avanti, anticipando la sfida finale, quella dell'8 novembre per la Casa Bianca, con il repubblicano che tutti danni favorito: Donald Trump. Senza mai citarlo direttamente, nel suo discorso a Colombia Hillary ha ripreso più volte i temi cari al magnate: "Nonostante quello che si dice, non abbiamo bisogno di rendere l'America di nuovo grande perchè l'America non ha mai smesso di essere grande", ha dichiarato l'ex First lady. "Il nostro Paese – ha aggiunto – ha bisogno di amore e gentilezza e invece di costruire muri dobbiamo abbattere tutte le barriere", marcando le differenze con Trump.
Dal canto suo Bernie Sanders non getta la spugna. "Siamo solo all'inzio della campagna, abbiamo registrato una vittoria decisiva in New Hempshire mentre lei ha vinto in modo netto nella Carolina del Sud", ha osservato il senatore del Vermont, rinviando il confronto decisivo al 'super martedì'.
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