Gerusalemme, 29 dic. (LaPresse/EFE) – L’ex premier israeliano Ehud Olmert è stato condannato a 18 mesi di carcere dalla Corte suprema con l’accusa di corruzione e diventerà il primo capo di governo di Israele ad andare in prigione. Inizialmente un tribunale distrettuale di Gerusalemme gli aveva imposto una condanna a sei anni, ma la Corte suprema ha ridotto la pena a 18 mesi dopo la morte di un testimone fondamentale, che la difesa di Olmert non ha potuto interrogare.

La condanna giunge nell’ambito del cosiddetto ‘caso Holyland’, dal nome del progetto edilizio di Gerusalemme per la costruzione del quale Olmert è accusato di avere intascato tangenti. Questo scandalo lo obbligò a dimettersi nel 2008 quando era a capo dell’esecutivo.

Olmert aveva presentato appello contro la sentenza di 18 mesi, già emessa a maggio del 2014 da una Corte di Gerusalemme, ma il ricorso era stato respinto. L’ex premier dovrebbe entrare in carcere fra un anno e mezzo. La sentenza giunge dopo che Olmert è stato riconosciuto colpevole di avere ricevuto tangenti per 60mila shekel (pari a 15.450 dollari) in cambio di dare una spinta al monumentale progetto immobiliare ‘Holyland’, che gli furono trasferite tramite la sua assistente personale Shula Zaken, diventata testimone chiave dell’accusa, che aveva anche registrato di nascosto alcune conversazioni che lo incastravano. Nel caso erano accusate 16 persone, tra cui anche l’ex sindaco di Gerusalemme Uri Lupolianski e l’ex presidente di Bank Hapoalim Dan Dankner.

Dopo una lunga carriera all’interno del partito conservatore Likud e 10 anni in cui ha ricoperto l’incarico di sindaco di Gerusalemme, nel 2005 Olmert ha abbandonato il Likud per aderire alla formazione centrista Kadima fondata dal suo mentore politico, Ariel Sharon. All’inizio del 2006, alla guida di questa formazione, è diventato primo ministro, e due anni dopo è stato costretto a dimettersi e a lasciare la politica in pieno processo di pace con i palestinesi quando sono emerse una serie di casi di corruzione che sembravano coinvolgerlo. Dopo la sentenza di oggi, Olmert è comparso davanti ai giornalisti e ha ribadito la sua innocenza, dicendo di non avere mai ricevuto tangenti ma che rispetta la decisione della Corte suprema.

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