Belgrado (Serbia), 16 dic. (LaPresse/EFE) – Circa 600mila migranti sono entrati in Serbia dall’inizio del mese di giugno 2015, in transito verso la Germania o altri Paesi del nord Europa in cui chiedere asilo. Lo ha riferito il commissario serbo per i rifugiati e le migrazioni, Vladimir Cucic, all’agenzia di stampa Beta, affermando che la maggior parte dei migranti sono rimasti per poco tempo nel Paese e solo otto hanno presentato richiesta d’asilo in Serbia. Cucic ha inoltre affermato che al momento il flusso di migranti in transito sulla cosiddetta rotta balcanica si è ridotto a una media giornaliera fra le 3mila e le 4mila persone, per la maggior parte in fuga da Paesi in guerra come Afghanistan, Iraq e Siria.

Durante l’estate i transiti giornalieri erano circa 10mila e il commissario ha attribuito il merito della riduzione alle misure per limitare l’affluenza adottate il mese scorso dai Paesi lungo il tragitto balcanico. Tali misure permettono in sostanza l’entrata ai soli afghani, iracheni e siriani, mentre le persone di altre nazionalità vengono respinti. La rotta balcanica parte dalla Grecia e risale la penisola attraverso Macedonia, Serbia, Croazia, Slovenia fino ad Austria e Germania.

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