Pechino (Cina), 20 nov. (LaPresse/EFE) – Il governo cinese ha confermato che le sue forze di sicurezza hanno ucciso 28 sospetti terroristi, con legami con organizzazioni estremiste all’estero, nella regione nord-occidentale dello Xinjiang in un’operazione che ha avuto inizio nel mese di settembre e si è conclusa in questo mese.
Le autorità hanno già annunciato lo scorso fine settimana che la polizia dello Xinjiang aveva raggiunto un “grande risultato“, dopo un inseguimento di 56 giorni e aveva catturato dei sospetti terroristi, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli. Ora il governo spiega che l’accusa al gruppo armato è quella di aver attaccato una miniera il 18 settembre scorso ad Aksu nella prefettura di Xinjiang, uccidendo 11 persone, 3 poliziotti, 2 membri dei corpi paramilitari, e il ferimento altri 18.
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