Parigi (Francia), 14 nov. (LaPresse) – “Confermiamo che sono 129 le persone che hanno perso la vita negli attentati” di ieri sera a Parigi ma si tratta di un “bilancio ancora provvisorio” e “speriamo che il numero possa fermarsi qui”. Lo ha detto in conferenza stampa il procuratore di Parigi, François Molins, aggiungendo che i feriti sono 352, di cui almeno 90 gravi. Molins ha aggiunto che otto terroristi sono morti.

I terroristi che hanno fatto irruzione nella sala Bataclan a Parigi ieri sera sono tre e gli attentatori, secondo i riscontri raccolti finora dagli inquirenti, hanno evocato Siria e Iraq. Lo ha riferito sempre , François Molins. Dei tre terroristi, il primo è stato ucciso da un poliziotto nel blitz delle forze di sicurezza per liberare gli ostaggi, mentre gli altri due hanno azionato le cinture esplosivi e dunque sono morti senza il coinvolgimento delle forze dell’ordine, ha aggiunto Molins.

TRE GRUPPI. I terroristi che hanno compiuto gli attacchi di ieri sera a Parigi hanno agito in modo coordinato divisi in tre gruppi.

IDENTIKIT. Uno degli attentatori di Parigi ritenuto responsabile dell’assalto alla sala concerti Bataclan è nato il 21 novembre 1985 alla periferia di Parigi, a Courcouronnes (Essonne) e aveva 8 condanne. Aveva dunque 29 anni. Su di lui la Direzione generale per la sicurezza interna (Direction générale de la sécurité intérieure) aveva una scheda di tipo S per radicalismo, cioè di persona sospettata, nel 2010. È stato possibile compiere l’identificazione grazie alle impronte digitali.

PASSAPORTO SIRIANO Il passaporto siriano ritrovato accanto al corpo di uno degli attentatori nei pressi dello Stade de France a Parigi riporta il nome di una persona, nata nel settembre 1990, “sconosciuta ai servizi segreti francesi”. Così François Molins, che non ha rivelato il nome sul passaporto. Le autorità greche hanno detto che il sospetto sarebbe passato dalla Grecia e registrato sull’isola di Leros lo scorso ottobre.

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