Gerusalemme, 23 ott. (LaPresse/EFE) – Decine di palestinesi sono stati feriti durante gli scontri con le forze di sicurezza israeliane nelle città di Hebron, Halhul, Beit Umar, Ramallah e Betlemme, e nella Striscia di Gaza, secondo quanto hanno riferito fonti mediche palestinesi. Hamas aveva dichiarato oggi nuovo “giorno dell’ira”. In risposta, le autorità israeliane hanno nuovamente alzato i limiti di età per l’accesso dei musulmani alla Spianata delle Moschee a Gerusalemme per la consueta preghiera del venerdì, che per la prima volta in un mese si è conclusa senza incidenti in città.

Ad Halhul una manifestazione organizzata da Hamas si è conclusa con scontri violenti tra palestinesi e israeliani quando i giovani palestinesi hanno cominciato a lanciare pietre, bottiglie molotov e copertoni in fiamme contro i soldati israeliani che hanno risposto sparando colpi per disperdere la folla.

Secondo l’agenzia palestinese “Maan”, tre palestinesi sono stati feriti da proiettili e altri due sono stati colpiti da una pallottola ricostruita, mentre 15 sono stati intossicati per l’inalazione di gas lacrimogeni. Un portavoce dell’esercito israeliano ha fatto sapere che le sue forze hanno sparato contro i principali istigatori delle proteste e ha confermato il numero dei feriti.

Nella zona di Beit El, vicino a Ramallah, il portavoce dell’esercito israeliano ha riferito che negli scontri un agente della Guardia di frontiera è stato leggermente ferito ad una mano perchè colpito da una pietra.

L’agenzia di stampa palestinese ha riferito di almeno 13 intossicati per inalazione di gas a Qalqilya, a nord della Cisgiordania e due a Ramallah, secondo i dati forniti della Mezzaluna Rossa (equivalente alla Croce Rossa).

Al checkpoint d’ingresso per i diplomatici e personalità palestinesi a Ramallah, si sono concentrate circa 300 persone, un terzo dei quali membri del movimento nazionalista Fatah guidato dal presidente palestinese Mahmoud Abbas per appoggiare il “giorno dell’ira”, secondo alcuni testimoni.

A Hebron, gli scontri si sono concentrati nelle due posizioni controllate dall’esercito israeliano, situati nel cuore della città, dove i manifestanti hanno lanciato sassi e bombe molotov contro i soldati in assetto antisommossa che hanno risposto con proiettili rigenerati e veri.

A Betlemme gli scontri si sono concentrati vicino alla Tomba di Rachele, dove i palestinesi hanno lanciato bottiglie molotov e sassi contro le forze israeliane.

Nella Striscia di Gaza, secondo il Ministero della Salute della zona, 18 palestinesi sono stati feriti dalle forze israeliane con munizioni vere e proiettili ricostruiti, tra cui tre fotografi e cameraman delle tv locali.

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