Washington (Usa), 22 set. (LaPresse/EFE) – Durante la permanenza a Cuba non era prevista alcuna udienza “con nessuno”. Così papa Francesco ha risposto, a bordo dell’aereo con il quale è appena arrivato da Cuba a Washington, a chi gli chiedeva perché non aveva incontrato dissidenti cubani. Il pontefice ha aggiunto che non era a conoscenza degli arresti di dissidenti che avrebbero voluto un incontro con lui durante la visita sull’isola.

Sarebbero fra 100 e 150 i dissidenti arrestati durante la visita del papa a Cuba per impedire loro di partecipare a eventi dov’era presente il pontefice. È il nuovo bilancio fornito da Elizardo Sanchez del gruppo locale Commissione cubana per i diritti umani e la riconciliazione nazionale, secondo il quale inoltre ad altre decine di dissidenti è stato ordinato di rimanere nelle loro case. “Ancora una volta durante la visita di un dignitario di alto livello il governo ha attuato una repressione politica contro oppositori pacifici”, ha detto Sanchez.

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