Città del Vaticano, 20 set. (LaPresse)- “Tutti i cubani aspettano Papa Francesco con grande speranza ed allegria, e particolare gratitudine per aver favorito l’amicizia tra Cuba e gli Stati Uniti”. A parlare al Sir, il Servizio di informazione religiosa, è padre José Felix Perez Riera, segretario aggiunto e portavoce della Conferenza episcopale cubana, che annuncia che sono attesi più di 500mila fedeli, con sacerdoti, religiosi, religiose e membri delle tante associazioni laiche cattoliche che operano a Cuba.
In Plaza de la Revolucion, dietro l’altare, campeggia una gigantesca scritta ‘Misionero de la Misericordia’, con foto in bianco nero del Papa e di Madre Teresa di Calcutta; entrambi accarezzano bambini e malati. Al lato opposto della vastissima piazza, tra bandiere vaticane e cubane al vento, un enorme manifesto del Cristo della Misericordia con le parole ‘Vengan a mi’ riveste i 20 piani della biblioteca nazionale. Sul muro del palazzo accanto, svetta la silhouette in ferro del volto di Fidel e la scritta ‘Vas bien Fidel’. Poco oltre, con lo stesso stile, quella di Che Guevara e la sua famosa frase ‘Hasta la victoria siempre’.
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