Gevgelija (Macedonia), 22 ago. (LaPresse/EFE) – Centinaia di migranti che erano bloccati al confine tra Grecia e Macedonia hanno sfondato il cordone di sicurezza e sono riusciti a passare la frontiera entrando in Macedonia. I migranti, che da giorni attendevano nei pressi della stazione di Gevgelija in Macedonia per prendere un treno fino alla Serbia, sono riusciti a passare il confine, ma gli agenti hanno lanciato granate stordenti per provare a bloccarli. Giovedì la Macedonia ha dichiarato lo stato di emergenza nelle due regioni di frontiera, quella del nord al confine con la Serbia e quella del sud al confine con la Grecia, a seguito dell’ingresso di migliaia di rifugiati nel Paese nelle ultime settimane.
I migranti sono entrati dopo una notte trascorsa nei campi sotto la pioggia e con scarso accesso a cibo e acqua. Sotto la pressione dei circa 3mila migranti in attesa a Gevgelija, il governo della Macedonia ha messo in funzione cinque treni al giorno, con capacità fino a 700 persone, che hanno l’unico obiettivo di trasportare le persone fino alla frontiera con la Serbia. I migranti vogliono arrivare in Serbia per poi entrare nella confinante Ungheria, Paese dell’Ue e dell’area Schengen. Per la maggior parte si tratta di cittadini provenienti dalla Siria, ma anche da Pakistan, Bangladesh e Somalia. Secondo i dati ufficiali, sono oltre 40mila i migranti arrivati in Macedonia negli ultimi due mesi.
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