Tokyo (Giappone), 1 ago. (LaPresse/EFE) – La polizia giapponese ha arrestato per sospetto di frode Mark Karpeles, il fondatore della società Mt.Gox, prima del fallimento la più grande piattaforma basata su bitcoin. Karpeles, amministratore delegato della compagnia, rischia di essere condannato a un massimo di 5 anni di carcere o al pagamento fino a 500mila yen (circa 3.600 euro). È stato arrestato nella sua abitazione di Tokyo e portato in una stazione di polizia, per essere interrogato. A febbraio 2014 denunciò la scomparsa di circa 850mila unità della moneta virtuale bitcoin, pari in quel momento a circa 352 milioni di euro.
In quel momento, Mt.Gox aveva circa 127mila clienti, a cui appartenevano i bitcoin rubati in quello che fu denunciato come un attacco informatico. Invece, secondo le autorità, il 30enne sarebbe entrato nel sistema informatico e avrebbe falsificato i dati, modificando il saldo. Pochi mesi dopo dichiarò bancarotta. Dopo l’arresto, la polizia giapponese ha 48 ore per presentare prove davanti a procuratore e giudice, che potrà incriminare e confermare la detenzione.
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