Il Cairo (Egitto), 25 lug. (LaPresse/EFE) – La Coalizione nazionale siriana, principale gruppo d’opposizione al regime di Damasco, ha accolto con favore le operazioni militari turche contro posizioni dello Stato islamico in Siria. In un comunicato, il presidente Jaled Joya ha definito i raid contro i jihadisti “uno sforzo per lottare contro le forze del terrore, che mettono fine alla vita di migliaia di siriani”. Ha sottolineato che “il regime” del presidente siriano Bashar Assad “continua a essere il principale patrocinatore delle forze del terrore, mentre politici criminali in collaborazione con varie organizzazioni estremiste adottano le stesse politiche repressive”.

Secondo Joya, l’88% delle attività militari dello Stato islamico è stato rivolto contro il popolo siriano, “nel rigoroso rispetto delle politiche del regime”. Ripristinare la stabilità nella regione, si legge nel testo, richiede contrastare il terrorismo e mettere fine alle sue radici. Dall’inizio, sottolinea poi Joya, “la Turchia si è posta al lato del popolo siriano e delle sue legittime richieste”. Le forze aeree e terrestri turche hanno lanciato nella notte una nuova operazione contro obiettivi dello Stato islamico nel nord della Siria, mentre hanno bombardato per via aerea anche i guerriglieri curdi in Iraq, ha confermato oggi il primo ministro turco Ahmet Davutoglu.

Si tratta del secondo attacco dopo i bombardamenti della mattina di ieri, che hanno causato tra nove e 35 morti nelle file dei jihadisti, secondo diverse fonti. Ankara ha anche annunciato che permetterà ai Paesi della coalizione anti Stato islamico di usare le sue basi militari.

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