Bruxelles (Belgio), 15 giu. (LaPresse) – Dal governo greco sono state date “informazioni fuorvianti” sulla proposta della Commissione Ue nei negoziati. Lo ha riferito una portavoce del braccio esecutivo di Bruxelles, sottolineando che la proposta della Commissione “viene incontro ai bisogni del popolo greco e del governo greco, ma anche degli altri 18 membri dell’eurozona” ed è composta di “cinque pilastri principali”, che includono un target sull’avanzo primario “sostanzialmente ridotto” rispetto ai precedenti impegni, all’1% dal 3%, tenendo conto “anche del ciclo economico come richiedeva il governo greco”, e al 2% del Pil nel 2016 e al 3,5% entro il 2018, “due anni più in là” rispetto alle proposte iniziali.

Inoltre, Bruxelles crede che “i salari non devono essere necessariamente tagliati, ma devono crescere in base alla produttività” e che sia necessario “preservare i progressi nel mercato del lavoro” che sono stati raggiunti dai precedenti governi greci. Queste proposte, ha precisato la portavoce, sono “in linea” con l’accordo dell’Eurogruppo del 20 febbraio. Ancora, ha proseguito la portavoce, la Commissione ritiene che il sistema pensionistico greco, che “è uno dei più costosi” in Europa, debba essere tagliato nell’ordine “dell’1% del Pil annuo” e questo “non significa un taglio alle pensioni individuali”, ma “agire sui prepensionamenti e sull’età di uscita in generale”.

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