Ginevra (Svizzera), 14 giu. (LaPresse/Reuters) – I corpi di 18 migranti africani che stavano cercando di raggiungere l’Europa sono stati trovati senza vita nel deserto del Sahara, vicino ad Arlit, in Niger. Lo fa sapere l’Organizzazione internazionale per le migrazioni. Migliaia di persone stanno tentando di attraversare il deserto per raggiungere le coste libiche e, da qui, viaggiare verso l’Europa via mare. “Questo caso – spiega Giuseppe Loprete, capo dell’Organizzazione in Niger – è indicativo delle difficoltà di questi viaggi, anche prima di raggiungere le imbarcazioni in Libia”. “Ci dobbiamo chiedere – aggiunge – quante persone siano morte (e stiano morendo) nel deserto, anche prima di arrivare al Mediterraneo. Non pensiamo che questo sia un caso isolato, ma senza una raccolta sistematica di informazioni o senza una operazione di ‘salvataggio’ non sapremo mai quanti migranti possano essere scomparsi”.

Le vittime erano 17 uomini e una donna, provenienti da almeno otto Paesi, tra cui Mali, Senegal, Costa d’Avorio e Guinea. Stavano viaggiando su un land cruiser, ma hanno perso la strada in una tempesta di sabbia prima di finire il carburante e rimanere bloccati nella sabbia. Uno, un algerino, ha catturato un cammello e ha provato a raggiungere la città di Assamaka, vicino al confine tra Niger e Algeria, per riuscire a rifornirsi di acqua e trovare aiuto. Ma è caduto ed è morto. Gli altri sono morti a causa della disidratazione attorno al 3 giugno e sono stati trovati otto giorni dopo.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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