Washington (Usa), 9 giu. (LaPresse) – Sarà scarcerato dopo 43 anni in isolamento per un crimine che forse non ha commesso Albert Woodfox, l’ultimo dei cosiddetti ‘Angola 3‘ ancora in cella. Un giudice distrettuale statunitense, James J. Brady, ha infatti stabilito che il 68enne possa essere liberato e non debba affrontare un terzo processo a causa di “circostanze eccezionali”, come l’età, le cattive condizioni di salute e la “mancanza di fiducia che lo Stato possa garantire un terzo processo giusto”, ha riferito Cnn. Un giudice d’appello federale aveva ribaltato la sua condanna l’anno scorso, ma Woodfox era rimasto in isolamento in attesa di processo.
Con ‘Angola 3’ viene chiamato il gruppo di prigionieri che fu accusato dell’omicidio della guardia carceraria Brent Miller nel 1972, nel penitenziario della Louisiana ad Angola. Woodfox ha detto di essere stato preso di mira e ingiustamente accusato a causa del suo attivismo nelle Pantere nere. Un altro degli ‘Angola 3’, Robert King, fu liberato dopo che la condanna fu ribaltata nel 2001. Lo stesso per Herman Wallace nel 2013, ma l’uomo soffriva di un cancro terminale e morì pochi giorni dopo la scarcerazione.
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