L’Avana (Cuba), 6 mag. (LaPresse/EFE) – Esistono “le basi sufficienti per concretizzare presto” l’accordo sulle vittime del conflitto in Colombia, punto su cui attualmente si discute al tavolo dei negoziati che vedono di fronte le Forze armate rivoluzionarie della Colombia e il governo di Bogotà. Lo fanno sapere i delegati delle Farc, ricordando che il gruppo ha presentato 140 proposte su questo punto dopo la partecipazione di cinque gruppi di vittime colombiane al tavolo dei negoziati, a cui si aggiungono i contributi della Commissione storica del conflitto.

Attraverso il guerrigliero Rodrigo Granda, conosciuto anche come ‘Ricardo Téllez’, le Farc fanno sapere di essere in attesa delle proposte del governo in materia. Proprio oggi inizia all’Avana una nuova giornata del 36esimo ciclo del dialogo di pace con il governo, round di negoziati che terminerà venerdì prossimo.

Il gruppo rivoluzionario ha anche sottolineato che ormai è arrivato il momento di “avviare lo smantellamento dei gruppi paramilitari” e ricordato nuovamente “l’impegno a chiarire la verità” e ad aprire “gli archivi” sul conflitto. Il confronto tra Bogotà e la guerriglia sulla riparazione delle vittime del conflitto è iniziato nell’agosto 2014, dopo che le parti hanno sottoscritto una “dichiarazione di principio” sul punto. Il processo di pace, che punta a mettere fine al lungo conflitto armato in Colombia, ha preso il via nel novembre 2012. Da allora governo e Farc hanno siglato tre accordi parziali sulla questione della terra e dello sviluppo rurale, sulla partecipazione politica degli insorti, e sulle droghe e il narcotraffico.

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