New York (New York, Usa), 24 apr. (LaPresse) – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama sapeva dell’uccisione di Giovanni Lo Porto in un raid Usa quando ha incontrato il premier Matteo Renzi a Washington venerdì scorso, ma non gli ha detto niente e invece lo ha chiamato mercoledì per avvertirlo. È quanto riferisce il New York Times (Nyt).

Secondo la ricostruzione fornita dal quotidiano newyorkese, che cita fonti ufficiali, i due ostaggi Giovanni Lo Porto e Warren Weinstein sono stati uccisi nel raid Usa il 15 gennaio in una zona del Pakistan nota come roccaforte di al-Qaeda, ma ci sono volute settimane per ricostruire l’accaduto.

Le agenzie di intelligence, spiega il Nyt, hanno raccolto informazioni che parlavano della morte di Weinstein poco dopo il raid di gennaio, ma non sono state subito chiare le circostanze. Si è proceduto allora a valutare diverse ipotesi: che potesse essere morto in un attacco Usa, in un’operazione militare del Pakistan o nelle mani dei rapitori.

Successivamente la morte di Weinstein è stata ricollegata a quella di Lo Porto e, sostengono le fonti citate dal New York Times, solo la scorsa settimana alcuni funzionari dell’intelligence hanno riferito a Obama che avevano raggiunto quello che definiscono il più alto livello di attendibilità della ricostruzione. “Obama ha ordinato che l’episodio venisse declassificato ma non ha detto niente al primo ministro italiano Matteo Renzi quando è stato in visita alla Casa Bianca venerdì”, scrive il Nyt, aggiungendo che “invece, dopo avere fatto i preparativi, Obama ha chiamato Renzi mercoledì per informarlo di quanto era successo e ha telefonato anche alla moglie di Weinstein, Elaine”.

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