Conakry (Guinea), 15 apr. (LaPresse/Reuters) – In Guinea i leader dell’opposizione hanno chiesto la sospensione delle proteste, dopo che ieri si sono verificate sparatorie in diversi quartieri della capitale Conakry nel secondo giorno consecutivo di scontri tra oppositori e forze dell’ordine. Le manifestazioni, indette per protestare contro le tempistiche delle elezioni, rimarranno ferme fino alla prossima settimana, secondo quanto ha annunciato un portavoce dell’opposizione.
Il rappresentante del governo Damantang Albert Camara ha riferito che ieri una persona è morta dopo essere caduto in un burrone durante le violenze. L’esecutivo aveva parlato in precedenza di 10 feriti, inclusa una persona colpita da arma da fuoco. Lunedì sono state almeno sei le persone ferite da proiettili. Il governo ha negato che le forze di sicurezza abbiano aperto il fuoco contro i manifestanti e ha chiesto un’inchiesta.
Fonti mediche e Amnesty International hanno dichiarato che un uomo è morto durante gli scontri di lunedì. I partiti dell’opposizione hanno convocato le proteste per spingere il governo ad organizzare elezioni locali prima del voto presidenziale, come previsto in un accordo del 2013 tra le fazioni politiche rivali del Paese. L’esecutivo non riconosce la clausola sull’ordine del voto e ha fissato le elezioni presidenziali per l’11 ottobre. Le votazioni locali sono previste tra almeno due anni.
Secondo gli analisti organizzare elezioni locali prima delle presidenziali permetterebbe ai rivali del presidente Alpha Conde di avere più influenza nell’organizzazione del voto. Il governo nega che rinviare le consultazioni locali possa avere alcun impatto su elezioni libere e giuste.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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