Istanbul (Turchia), 6 apr. (LaPresse/Reuters) – L’accesso a Twitter e YouTube è stato bloccato in Turchia. L’oscuramento del social network e del sito di condivisione video è stato imposto da un tribunale, sulla base di denunce ricevute. Il blocco segue la diffusione di registrazioni audio legate alle accuse di corruzione all’allora premier Recep Tayyip Erdogan e delle fotografie del procuratore minacciato dai terroristi, poi morto. Diversi giornali turchi ritengono che quest’ultima sia la ragione del blocco. L’anno scorso Ankara aveva modificato alcune leggi per permettere maggiore semplicità nel blocco dei siti web.
Il portavoce della presidenza, Ibrahim Kalin, ha detto che la procura ha voluto bloccare l’accesso ai siti dei social media perché alcune testate hanno agito “come se stessero facendo propaganda al terrorismo”, nel condividere le immagini del magistrato sequestrato. “Ciò che è accaduto dopo (la morte del procuratore, ndr) è orrendo tanto quanto l’incidente in sé”, ha aggiunto. La richiesta dell’ufficio della procura, ha spiegato ancora, “è che questa immagine non sia più usata in alcuna delle piattaforme elettroniche”. “E’ stato chiesto sia a Twitter sia YouTube di rimuovere le immagini e i post, ma non hanno accettato e non è stata data risposta. Ecco perché è stata presa la decisione attraverso la corte di Istanbul”, ha proseguito.
Il magistrato Mehmet Selim Kiraz è morto per le ferite riportate martedì, dopo che le forze speciali sono entrate dove era tenuto in ostaggio dall’organizzazione Dhkp-C, Fronte rivoluzionario per la liberazione del popolo. I suoi due rapitori sono stati uccisi. Il gruppo aveva pubblicato una fotografia di Kiraz con una pistola puntata alla testa, minacciando di ucciderlo se le richieste non fossero state accontentate.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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