Garissa (Kenya), 5 apr. (LaPresse/Reuters) – Le chiese del Kenya si sono dotate di guardie armate per proteggere i fedeli nella domenica di Pasqua, dopo che al-Shabab ha attaccato una università e ucciso 148 persone selezionandole in base alla loro fede. I militanti del gruppo estremista somalo hanno poi minacciato nuovi attacchi e di far diventare le città kenyote “rosse di sangue”. In Kenya l’83% dei 44 milioni di cittadini è cristiano. I sacerdoti cristiani, già in passato bersaglio degli estremisti islamici, temono che le chiese possano essere colpite nel giorno di Pasqua.
Hanno preso contromisure concrete: “Siamo molto preoccupati per la sicurezza delle nostre chiese e dei nostri fedeli, specialmente nel periodo pasquale, anche perché è chiaro che questi assalitori hanno preso di mira i cristiani”, ha dichiarato Willybard Lagho, prete cattolico a Mombasa e presidente del Coast Interfaith Council of Clerics. Le chiese di Mombasa, Nairobi e altre città hanno quindi assoldato poliziotti armati e guardie private per tentare di garantire la sicurezza.
Alla cattedrale Holy Family Basilica di Nairobi, che si trova tra il municipio e il Parlamento, due ufficiali di polizia in uniforme, armati con fucili AK-47, controllano l’ingresso. Altri in borghese sono dispiegati all’interno. Tre guardie private controllano i fedeli all’arrivo con metal-detector, mentre un quarto verifica con uno specchio che sotto le auto non si trovino bombe. La polizia del Paese ha fatto sapere che misure si sicurezza sono garantite a centri commerciali ed edifici pubblici nella capitale Nairobi e nelle città orientali.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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