Gerusalemme, 20 gen. (LaPresse/Reuters) – Il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, ha definito “inaccettabili” le minacce dei militanti del gruppo Stato islamico di uccidere i due ostaggi giapponesi nelle loro mani. “La comunità internazionale deve rispondere con fermezza e cooperare senza cedere ai terroristi”, ha detto Abe parlando in conferenza stampa a Gerusalemme durante un viaggio in Medioriente. Il Giappone, ha proseguito, farà il massimo per liberare i prigionieri, per cui i militanti hanno chiesto nel loro ultimo video-messaggio un riscatto di 200 milioni di dollari.

Alla domanda se Tokyo pagherà per il rilascio dei prigionieri, Abe ha risposto: “Riguardo a questo caso, diamo la priorità assoluta al salvataggio di vite e alla raccolta di informazioni con l’aiuto di altri Paesi. Garantiremo il massimo sforzo per salvare le vite (dei prigionieri, ndr) da ora in poi”. Sabato Tokyo aveva annunciato lo stanziamento di 200 milioni di dollari in aiuti non militari per i Paesi che stanno affrontando lo Stato islamico. Nella conferenza stampa di Gerusalemme, Abe ha dichiarato che il Giappone andrà avanti con i suoi piani, definiti di natura umanitaria. “Il Giappone contribuirà il più possibile in aree non militari, fornendo sostegno ai rifugiati di Iraq e Siria”, ha detto il premier.

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