Colombo (Sri Lanka), 13 gen. (LaPresse/EFE) – Migliaia di persone hanno accolto papa Francesco nelle sue prime ore a Colombo, la capitale dello Sri Lanka, prima tappa del suo viaggio di circa una settimana in Asia, che lo porterà anche nelle Filippine giovedì. In un Paese in cui i cattolici costituiscono una minoranza, appena il 6,2% della popolazione, a salutare il Papa ci sono non solo migliaia di credenti ma soprattutto tanti curiosi, interessati a vedere da vicino il Santo Padre. Tutti insieme hanno accompagnato Francesco assiepati lungo il percorso di circa 30 chilometri che separa l’aeroporto internazionale Bandaranaike dalla città di Colombo. Dalla papamobile il pontefice ha salutato le persone posizionate sui lati della strada e a un certo punto si è abbassato dal veicolo per avere un contatto diretto con un gruppo di fedeli che lo saluta.

Il programma di queste 48 ore in Sri Lanka è molto fitto. Il pontefice dovrebbe fare oggi una visita di cortesia al nuovo presidente Maithripala Sirisena e partecipare a una cerimonia interreligiosa, il che è di grande rilevanza in un Paese di 20 milioni di abitanti in cui il 70% della popolazione è buddista, il 15% induista e il 10% circa musulmana. Questa varietà religiosa è stata subito ricordata da papa Francesco nel discorso che ha tenuto al suo arrivo in aeroporto, in cui ha chiesto rispetto allo scopo di arrivare alla riconciliazione e “consolidare la pace” in Sri Lanka, dopo i 26 anni di guerra civile che si è conclusa nel 2009.

Due i nodi centrali di domani Sri Lanka: una messa che sarà celebrata dal Papa nel parco Galle Face Green di Colombo, di fronte al mare, e in cui è attesa la partecipazione di 400mila persone arrivate da tutto il Paese; e poi la visita al santuario di Nostra signora di Madhu. Durante la messa a Colomo, inoltre, avverrà la canonizzazione del beato José Vaz, un sacerdote di origine portoghese nato a Goa, in India nel XVII secolo.

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