Città del Vaticano, 18 dic. (LaPresse) – “Certamente il ruolo di Papa Francesco è stato determinante, proprio perché lui ha preso anche questa iniziativa di scrivere ai due presidenti per invitarli, appunto, a superare le difficoltà esistenti fra i due Paesi e trovare un punto di accordo, un punto di incontro”. Lo afferma, in un’intervista a Radio Vaticana, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin in merito alla svolta nelle relazioni tra Usa e Cuba. Parolin ricorda il lavoro compiuto negli anni, a partire dal messaggio di Giovanni XXIII ai viaggi di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, all’impegno anche dei nunzi del Paese. “Evidentemente – sottolinea Parolin – ogni decisione e soprattutto ogni decisione di questo tipo, di questa portata, di questa importanza, ha tutto un retroterra fatto di lavoro, fatto di sforzi, fatto di pazienza, fatto di piccoli passi”.
Parolin dice che “crede e spera” che l’accordo possa influire positivamente in tutta la regione latinoamericana. “Lo credo – conclude il segretario di Stato vaticano – perché evidentemente un passo di questa natura avrà sicuramente dei riflessi positivi anche in tutta l’area latinoamericana e lo spero perché credo che ci siano situazioni che hanno bisogno di trovare un miglioramento e di trovare una soluzione. Quindi il fatto che ci sia anche una specie di modello, perché due nazioni che hanno avuto tanti problemi, tante difficoltà nelle loro relazioni, che abbiano potuto, grazie alla buona volontà e al coraggio anche dei loro leader – vorrei mettere in rilievo anche questo, perché mi pare importante rilevare e sottolineare anche questo, che ci è voluta una grande dosa di coraggio anche per arrivare a questa conclusione – forse potrà ispirare altri leader ad avere altrettanto coraggio e cercare la strada del dialogo e dell’incontro”.
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