Srinagar (India), 8 ott. (LaPresse/AP) – Almeno quattro civili sono morti nel corso di un pesante scontro a fuoco nel Kashmir fra truppe indiane e pakistane. Lo riferiscono fonti di entrambi i Paesi, precisando che i combattimenti, in cui sono stati usati anche mortai, sono rimasti feriti altri 18 civili sul lato indiano e tre su quello pakistano. Nuova Delhi ha definito l’episodio la peggiore violazione del cessate il fuoco del 2003. “Siamo alle prese con una situazione molto seria al momento”, ha detto Shantmanu, amministratore indiano della zona che usa solo un nome, spiegando che la popolazione che vive vicino al confine è nel panico.
Con i morti di oggi, il numero delle vittime provocate dalle tre notti di combattimenti nell’area è salito a 16, di cui nove in Pakistan e sei in India. “Non capiamo il motivo per cui gli indiani colpiscano la popolazione civile pakistana”, ha detto il maggiore generale Khan Javed Khan della forza paramilitare pakistana di frontiera. Commenti simili sono arrivati dal lato indiano del confine, in cui i pakistani sono accusati di concentrare la propria ostilità su insediamenti civili.
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