Washington (Usa), 18 set. (LaPresse/AP) – La Corea del Nord non ha accettato l’offerta degli Stati Uniti di inviare nel Paese un funzionario di alto rango per cercare di ottenere il rilascio dei tre americani detenuti dalle autorità di Pyongyang. Lo ha fatto sapere Robert King, l’inviato speciale Usa per le questioni dei diritti umani in Corea del Nord, aggiungendo che la liberazione dei detenuti potrebbe offrire un’apertura diplomatica tra i due Paesi. Washington, ha sottolineato però, non si arrenderà ai tentativi di “estorcere” guadagni politici dagli arresti dei cittadini americani. Questa settimana il 24enne Matthew Miller è stato condannato da un tribunale nordcoreano a sei anni di lavori forzati.
Un altro processo è atteso per Jeffrey Fowle, arrestato a maggio scorso, mentre un terzo americano, il missionario Kenneth Bae, sta scontando la condanna a 15 anni di carcere per presunti “atti ostili”. King non ha precisato chi potrebbe essere l’inviato di Washington in Corea, ma Scott Snyder del Consiglio per le relazioni estere ha riferito che l’amministrazione ha proposto come candidato Glyn Davies, il diplomatico che si occupa della questione del programma nucleare nordcoreano.
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