Gaza (Striscia di Gaza), 3 ago. (LaPresse/AP) – L’esercito israeliano ha reso noto di aver preso di mira tre militanti ricercati che erano a bordo di una motocicletta nelle vicinanze della scuola di Rafah dell’Onu e che sta “analizzando le conseguenze di questo attacco”. Oggi un attacco ha colpito una scuola Onu che ospitava sfollati a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, provocando almeno 10 morti e feriti. Robert Turner, direttore delle operazioni per l’agenzia per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nella Striscia di Gaza, ha riferito che le prime conclusioni indicano che l’esplosione è stata il risultato di un attacco aereo israeliano vicino alla scuola, che forniva rifugio a 3mila persone. Secondo testimoni l’attacco è avvenuto mentre le persone aspettavano in coda di ricevere rifornimenti di cibo.

L’attacco è stato definito dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon “un oltraggio morale e un atto criminale”. Il segretario ha affermato che quanto è successo alla scuola di Rafah “è un’altra grave violazione del diritto internazionale umanitario, che richiedere chiaramente a entrambe le parti protezione per i civili palestinesi, per il personale delle Nazioni Unite e per le strutture delle Nazioni unite, tra le altre strutture civili”. In un comunicato, il responsabile delle Nazioni Unite ha detto che l’attacco “deve essere subito esaminato e coloro che sono colpevoli devono essere resi responsabili”.

Anche gli Stati Uniti hanno condannato l’attacco, definito “vergognoso”. Gli stati Uniti hanno sottolineato che la scuola è stata identificata come una località protetta e che le Forze di difesa israeliane sono state informate diverse volte sulle coordinate della scuola. La portavoce del dipartimento di Stato Jen Psaki ha chiesto a Israele di “fare di più per rispondere ai suoi standard di evitare vittime civili”.

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