Mogadiscio (Somalia), 8 lug. (LaPresse) – Pesanti combattimenti sono scoppiati nel palazzo presidenziale di Mogadiscio, capitale della Somalia, attaccato da due lati da militanti di al-Shabab. Gli insorti, fa sapere la polizia, sono entrati dentro il complesso, in cui si trovavano il primo ministro e il presidente del Parlamento. L’attacco era iniziato con l’esplosione di un’autobomba davanti al palazzo; dopo la deflagrazione i militanti sono entrati dentro la struttura, dove si sono scontrati con guardie e soldati governativi che stanno cercando di respingerli. Una volta all’interno, i militanti si sono divisi in diversi gruppi e hanno cercato di prendere il controllo di varie parti della struttura. “L’operazione è ancora in corso”, ha fatto sapere la polizia. Il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud non si trovava nel palazzo quando è iniziato l’assalto perché aveva partecipato a un evento nella residenza del rappresentante speciale dell’Onu nel Paese, vicino all’aeroporto. Il presidente è stato accompagnato da un’unità della polizia militare somala e la protezione del palazzo è stata affidata a soldati dell’Unione africana. Il palazzo presidenziale è la sede del governo, e ci vivono e lavorano diversi funzionari. Gli al-Shabab persero il controllo di Mogadiscio nel 2011, ma continuano a lanciare attacchi nella città. Il gruppo legato ad al-Qaeda ha minacciato di aumentare le violenze durante il mese sacro di Ramadan.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata