Nuova Delhi (India), 29 giu. (LaPresse/AP) – Due dirigenti di una compagnia di costruzioni sono stati fermati nel sud dell’India, in relazione al crollo di un edificio di 12 piani a Chennai, in Tamil Nadu. Il palazzo è collassato ieri quando decine di operai vi lavoravano, mentre le piogge monsoniche si abbattevano sull’area. Sinora 11 persone sono state estratte senza vita dalle macerie, mentre si ritiene che altre decine vi siano ancora sepolte.
Trentuno operai sono stati salvati e le ricerche proseguono. Sempre ieri, un altro edificio di quattro piani è crollato a Nuova Delhi, causando la morte di 11 persone. La polizia riporta che i fermati sono due dirigenti della compagnia Prime Sristi, che si occupava della costruzione del palazzo, e vengono interrogati dalle autorità.
Uno dei due ha dichiarato che il collasso potrebbe essere stato dovuto all’impatto di un fulmine: “Di solito, quando la costruzione è finita installiamo il dispositivo per evitare che l’edificio sia colpito dai fulmini. In quel caso era quasi finito”, ha detto a Press Trust of India. I crolli di case sono comuni in India, dove l’alta richiesta di abitazioni e le leggi lasse hanno permesso ai costruttori di usare materiali scadenti o aggiungere piani ai palazzi esistenti.
Lo scorso anno, ad aprile, 74 persone morirono quando collassò un edificio di otto piani, illegalmente in corso di costruzione nel sobborgo Thane di Mumbai. Fu il peggior incidente del genere da decenni nel Paese.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata