Singapore, 28 giu. (LaPresse/AP) – Gli attivisti per i diritti degli omosessuali si sono radunati a Singapore per la marcia del Pride ‘Pink Dot’, che quest’anno ha attirato critiche senza precedenti dai religiosi conservatori. Le precedenti sfilate colorate di rosa all’insegna della “libertà di amare” si erano svolte senza particolare opposizione. Ma così come è cresciuto il numero dei partecipanti, 3mila nel 2009 e più di 20mila nel 2013, è aumentata anche la disapprovazione. Uno dei più duri critici è Lawrence Khong, fondatore e pastore della Chiesa battista Faith Community, che raccoglie circa 10mila fedeli. Dice di non poter comprendere perché il Pride sia stato permesso e ha chiesto quindi al governo di cancellarlo. Sulla carta, a Singapore i rapporti sessuali tra omosessuali costituiscono un reato, sebbene le autorità raramente applichino questa legge risalente all’epoca del colonialismo britannico.

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