Rio de Janeiro (Brasile), 11 giu. (LaPresse/AP) – Il popolo brasiliano dovrebbe sostenere la Coppa del mondo di calcio, al via domani nel Paese sudamericano, e non deve dare ascolto ai “pessimisti” i quali sostengono che il Brasile non dovrebbe ospitare i Mondiali. Lo ha detto la presidente del Brasile, Dilma Rousseff, in un discorso andato in onda ieri in prima serata in tv, nel quale ha invitato la popolazione a tifare per la nazionale verde-oro indipendentemente dalle singole posizioni politiche o dalle idee sulla necessità che il Paese ospiti l’evento. “Sotto a quelle maglie verde-oro, voi rappresentate il potente retaggio del popolo brasiliano”, ha detto Rousseff rivolgendosi direttamente alla squadra che da domani andrà a caccia del sesto titolo mondiale. “La nazionale rappresenta l’intero Paese, si pone al di sopra dei governi, dei partiti e degli interessi di qualunque gruppo”, ha aggiunto.
“Per qualunque Paese, organizzare la Coppa del mondo è come prendere parte a un gioco duro e molte volte doloroso”, ha affermato, in risposta alle critiche sulla spesa di 11,5 miliardi di dollari per l’organizzazione dell’evento e che secondo molti avrebbero potuto essere impiegati per migliorare i settori della sanità, dell’istruzione, della sicurezza e dei trasporti. “Sono certa che nelle 12 città ospitanti i tifosi venuti dall’estero si mischieranno con una popolazione felice, generosa e ospitale, e resteranno impressionati da una nazione piena di bellezza naturale che combatte ogni giorno per diventare più equa”, ha proseguito Rousseff, riferendosi al drastico calo nel tasso di povertà visto nel Paese nell’ultimo decennio, grazie alla leadership del suo partito dei lavoratori.
La presidente ha infine affrontato la questione dei presunti episodi di corruzione nell’organizzazione della Coppa, che tre brasiliani su quattro sono certi siano avvenuti. “Non abbiate dubbi, i conti della Coppa sono oggetto di meticolose analisi da parte di agenzie di revisione. Se esiste una qualunque irregolarità, i responsabili riceveranno il massimo della pena”, ha detto Rousseff.
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